Litigare tra marito e moglie Forlì San Mauro Pascoli

Trattasi di libere rielaborazioni di casi clinici reali nelle quali l'utilizzo di nomi e scenari fittizi tutela la privacy delle persone coinvolte senza nulla togliere alle dinamiche psicologiche sottese.

Manolo: Litigare tra marito e moglie

Manolo si presenta nel mio studio di Forlì circa cinque anni fa. Un giovane dinamico e spigliato di 35 anni, di origini spagnole, che vive in Italia sin da quando era bambino. Esperto informatico, è responsabile della filiale locale di una società internazionale di software. Ha un modo di esprimersi e di porsi piuttosto accattivante, modo sul quale tende ad indugiare come se volesse rendersi simpatico a tutti i costi.

Viene subito al suo problema che riporta essere la grande difficoltà di relazione con Giovanna, la giovane moglie. Lui lamenta che lei lo accusa in continuazione di non essere un bravo padre verso il loro figlioletto Luca, di 3 anni, e lo critica pesantemente per il suo atteggiamento troppo permissivo.

"Giovanna, la mia compagna, non mi stima minimamente e sostiene che io rovino Luca perché lo lascio troppo libero e non gli do regole di comportamento. Ma non è vero! È che a me piace molto giocare con lui e a volte ci dilunghiamo forse un po' troppo ma ci divertiamo tanto...
Lei dice che per causa mia Luca non riceve alcuna educazione ma non è così: è lei che è gelosa perché Luca preferisce stare con me piuttosto che con lei e allora se la prende con me!".

Manolo si accanisce mentre lo racconta e la sua coinvolgente simpatia si trasforma rapidamente, ora manifesta grande livore verso la compagna che sembrerebbe rovinargli l'esistenza.

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L'inizio della Psicoterapia

Gli propongo un lavoro finalizzato a gestire meglio la relazione con la partner e lui accetta immediatamente e di buon grado.

Sin dalla seduta successiva, Manolo fatica a staccarsi dal solito ritornello, cioè dalle continue recriminazioni verso Giovanna.
Loro sono insieme da una decina d'anni e, racconta Manolo, tutti i problemi sono iniziati con la nascita di Luca.

Dobbiamo riuscire a superare questo stallo: prima Manolo riuscirà a fidarsi realmente di me e prima possiamo lavorare sul vero problema.

Noto in lui momenti di impulsività ingestibile, ma sorvolo, ancora non è pronto, gli serve altro tempo e tutta la mia disponibilità.

Le sedute vanno avanti con difficoltà: ogni volta che percepisco la possibilità di affrontare il suo vissuto personale si irrigidisce e inizia a chiudersi in se stesso, a volte manca anche la seduta successiva.

Siamo su una linea sottile, in cui facciamo alcuni passi in avanti, ma se spingo troppo ci incagliamo.

Dobbiamo andare piano, ognuno ha il suo ritmo e le sue difficoltà: la cosa importante è procedere assieme e continuare a lavorare su tutto quello che è possibile elaborare.

Passarono quasi tre anni in questo modo e a volte temevo di non riuscire a dare a Manolo l'aiuto di cui aveva bisogno.

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Lo sblocco: lavorare sulle proprie emozioni

Manolo improvvisamente scoppia a piangere dicendomi:

"Mia moglie non ha tutti i torti... io cerco di essere gioviale e disponibile ma troppo spesso mi arrabbio e perdo la pazienza... e allora urlo sia con lei che con Luca e magari spacco quello che ho in mano".

Io gli mostrai tutta la mia comprensione e tutta la mia approvazione: finalmente iniziava a mettersi in discussione! Questo fu l'inizio di una nuova stagione, molto più proficua, per il nostro lavoro.
Probabilmente il timore di un forte rimprovero da parte mia lo aveva spinto a recitare la parte di colui che subiva anziché quella di chi innescava il conflitto.

Accade spesso che per difesa le persone tendano a scambiare i ruoli.

Manolo, di lì in poi, mostrò una vera e propria dedizione al lavoro terapeutico: raddoppiò la frequenza delle sedute e si concesse il diritto di manifestare i propri vissuti.
Venne fuori, piano piano, il grande risentimento covato da una vita verso i genitori e la gigantesca rabbia che, non avendo mai trovato un canale adeguato di sfogo, egli tendeva a scaricare sui suoi familiari attuali.

Dopo la svolta il nostro percorso terapeutico ha fatto passi da gigante.
La nuova consapevolezza, pur con qualche inevitabile momento negativo, lo sta facendo diventare una persona a tutto tondo, una persona che coglie la realtà intorno a sé, con l'atteggiamento di chi conosce i propri difetti e i propri limiti. E con la precisa volontà di ricostruire il rapporto con la propria moglie e col proprio figlioletto.

Se lo desideri puoi richiedere una terapia o una consulenza psicologica per un conflitto che porta a frequenti litigi (tra moglie e marito). Ricevo a Forlì e San Mauro Pascoli.

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